Il nostro socio Valter Luna è stato tra i primi al mondo ad osservare l’oggetto celeste. Qui di seguito il suo resoconto e l’immagine che ha ripreso con il suo telescopio.
La sera del 25 settembre mi accingevo ad effettuare una sessione fotografica come di consueto quando il cielo è sereno; andando sul sito del MPC (Minor Planet Center) verificavo che circa 14 ore prima, il telescopio Schmidt da 68 cm di diametro del Catalina Sky Survey (Arizona) scopriva questo oggetto e quindi necessitavano urgenti misurazioni onde stabilirne con una certa precisione i parametri orbitali e quindi catalogarlo tra le varie famiglie dei pianetini.
Tentai quindi questa performance: l’asteroide veniva dato di magnitudine +17.5 con un moto proprio di circa 7.4”/minuto e quindi, con il mio setup, voleva dire effettuare delle singole pose non più lunghe di una ventina di secondi.
Puntai verso le coordinate stimate (si doveva cercare nell’arco di circa 1’) ed iniziai una prima serie di 30 immagini: con mia grande sorpresa, andando ad effettuare un blinking sui 30 fotogrammi vidi che effettivamente c’era una debole macchiolina che si spostava molto velocemente rispetto alle stelle fisse. Caricai quindi le immagini sul software “ASTROMETRICA” al fine di determinare le posizioni dell’asteroide e quindi le inviai al MPC; qualche minuto dopo ricevevo la conferma che mi avvisava che poteva trattarsi effettivamente di WS0DC68 (nome provvisorio).
Trascorso qualche giorno, per dar modo che il pianetino descrivesse un piccolissimo arco della sua orbita e quindi far sì che i parametri orbitali calcolati fossero un po’ più certi, uscì la circolare MPEC 2015 S-101 (28 settembre 2015) dove vengono visualizzate tutte le misure (161) che hanno portato alla conferma dell’asteroide.
Il sottoscritto è stato il primo osservatore italiano a confermare l’asteroide.
2015 SA17 è un asteroide del gruppo AMOR, un Near Earth Object come riportato nella scheda del MPC allegata sotto.
Complimenti a Valter da parte di tutto il GAST – Gruppo Arquatese Astrofili!!!
Ed ecco l’articolo di G. Fortunato apparso su La Stampa del 3-10-2015 (clicca per ingrandire).
Qui l’articolo apparso su “Panorama di Novi” firmato da Carlo Carrea.